martedì 10 settembre 2013

70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica

Direttore: Alberto Barbera

28 agosto > 7 settembre 2013

Orizzonti

LA PRIMA NEVE - ANDREA SEGRE
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Sinossi 
La prima neve è quella che tutti in valle aspettano. È quella che trasforma i colori, le forme, i contorni. Dani però non ha mai visto la neve. Dani è nato in Togo, ed è arrivato in Italia in fuga dalla guerra in Libia. È ospite di una casa di accoglienza a Pergine, paesino nelle montagne del Trentino, ai piedi della valle dei Mocheni. Ha una figlia di un anno, di cui però non riesce a occuparsi. C’è qualcosa che lo blocca. Un dolore profondo. Dani viene invitato a lavorare nel laboratorio di Pietro, un vecchio falegname e apicoltore della valle, che vive in un maso di montagna insieme alla nuora Elisa e al nipote Michele, un ragazzino di 10 anni la cui irrequietezza colpisce subito Dani. Il padre di Michele è morto da poco, lasciando un grande vuoto nella vita del ragazzino, che vive con conflitto e tensione il rapporto con la madre e cerca invece supporto e amicizia nello zio Fabio. La neve prima o poi arriverà e non rimane molto tempo per riparare le arnie e raccogliere la legna. Un tempo breve e necessario, che permette a dolori e silenzi di diventare occasioni per capire e conoscere. Un tempo per lasciare che le foglie, gli alberi e i boschi si preparino a cambiare. In quel tempo e in quei boschi, prima della neve, Dani e Michele potranno imparare ad ascoltarsi.
6 settembre 14:00 - Sala Grande7 settembre 15:30 - PalaBiennaleORIZZONTILa prima neve di Andrea Segre - Italia, 104'
v.o. italiano, francese, togolese, dialetto mocheno - s/t inglese, italiano
Jean Christophe Folly, Matteo Marchel, Anita Caprioli, Peter Mitterrutzner, Giuseppe Battiston, Paolo Pierobon
 
Commento del regista 
La luce entra nel bosco insieme alle ombre. Si alternano, si incrociano, giocano come vuoti e pieni, come spazi di vita tra silenzio e rumore. È il bosco il luogo centrale dell’incontro tra Dani e Michele, dove i due si cercano, si respingono, si conoscono. Uno spazio in cui la natura diventa teatro. Il film è costruito nel dialogo tra regia documentaria e finzione, tra il rapporto diretto con la realtà e la scelta di momenti più intimi costruiti con attenzione ai dettagli della messa in scena. Così è anche nel lavoro con gli attori: persone del luogo e professionisti interagiscono tra loro, con il privilegio di lavorare in questo caso con l’energia e l’imprevedibilità di bambini e ragazzi.